domenica 1 aprile 2007

BLOG ma siamo sicuri che non sia una malaparola?

Andiamo per ordine
E' vero che il mio editore, dopo che ci ho mandato decine e decine, ma che dico, migliaia, milioni di pagine ad un certo punto mi ha detto: "Ciru', tu con questa mole di pensieri ti configuri come un guru, un gande guru di cui l'umanità prima o poi si accorgerà. Ma io tengo una piccola casa editrice e se volessi prendere tutto quello che mi mandi, diventerei subito una grande casa editrice ma io voglio andare piano. E tu non puoi aspettare me. Oggi c'e internet, ci sono i blog, perchè non vai li a fare il guru? Vai, Vai a fare il guru da un'altra parte" e io che ci voglio bene, al mio editore lo ascolto sempre. E la redazione mi ha dato una mano a realizzare questo spazio che si chiama BLOG. Ma qui casca l'asino. Io, nonostante la mia grande saggezza, l'onnipresenza del pensiero dinamico e diffuso, il faro luminoso nel buio delle menti, ho avuto un dubbio. Un grande dubbio. "VUOI VEDERE CHE POI BLOG E' SOLO UNA GRANDE BRUTTA PAROLA?" e che figura ci faccio con la mia platea di lettori, le mie innamoratissime fans che continuamo a spedirmi i loro indumenti intimi, le vecchiette che mi inviano quotidianamente le vuova e la verdura tanto mi vogliono bene, che fugura ci faccio con loro, se mi fido senza sapere? Si confesso, senza sapere, e inizio ad usare la parola BLOG? Sarà peccato? Rischio la scomunica? Papa Ratzinger si arrabbierà? E Silvio, che penserà? Sono a rischio attentati? Siete a conoscenza di qualche movimento per la liberazione dai Blog?
Se qualcuno sa. che non taccia e mi illumini. Cosa è sto cazzo di Blog?
Prima di inizare a raccontarvi la mia vita, tutta tutta, i miei pensieri, tutti tutti, prima ancora di espormi completamente, prima ancora di rendervi pubblici tutti i miei milioni di testi, prima di inalarvi la mia saggezza, vorrei essere sicuro che quello che facciamo qui non è peccato.
Allora miei prodi, aiutatemi a capire, cosi non ci faccio la figura dello scemo che magari mi vado vantando che c'ho il BLOG pure io e invece dovrei solo vergognarmene. Prima di dirlo in giro, vediamo se qualcuno mi aiuta. Come dice pure il proverbio, "Aiutati che Ciro t'aiuta" pero' aiuta anche a CiroK che nella sua immensa saggezza, vuole vederci chiaro su questi cazzo di BLOG e nessuno ci dice niente.
Tutte le informazioni che mi invierete saranno pubblicamente custodite nel buio di questa rete e sccchhhhh... non faciamo sentire niente a nessuno
Il vostrissimo
CiroK

martedì 27 marzo 2007

ECCCCCOMIIII!


In origine era solo il verbo, poi venne anche l'avverbio ed il proverbio, ed infine arrivo' anche il soggetto che era soggettivo assai.
Emigrato al nord per un lavoro certo, condizionato in questa scelta sicuramente dal mio mico Wallis:tutti i giorni alle tre del pomeriggio, estate e inverno, 365 giorni su 365 saliva da me con la scusa del caffe', ma poi apriva il suo notes e mi leggeva le novelle scritte la notte prima. Tutte tristi, tutte uguali e sfigate.
E lì ho capito la forza della parola scritta.
Avevamo una amica scrittrice in comune, molto brava e famosaformosa, oggi maestrina. A lei mi rivolgevo quando ero preso dal vomito, dopo aver ascoltato pazientemente i racconti di Wallis. Lei mi rincuorava, mi ripeteva sempre che non c'era da preoccuparsi: Wallis peggio di cosi non poteva scrivere ed io peggio di così non potevo stare. Era tenera, mi lasciava poggiare la testa in mezzo alle sue tette. Questo mi consolava poco a dire il vero, sebbene mi eccitava tanto, ma in quei vomiti e le successive telefonate, dove pretendeva di rileggermi il tutto con le correzioni del senno di poi, mi si accese una lampadina: andar via lontano da Wallis.
Fu così che me ne andai, con la scusa del lavoro. Da allora ho cominciato a vagare e pensare e piu' vagavo piu' pensavo fino a quando nel lontano (omissis) un editore ha scoperto le mie qualità di pensatore e mi ha messo sotto contratto. Tre sigarette al giorno ed una tazza di caffe' pagata al bar, purchè smettessi di scrivere ma soprattutto che smettessi di mandargli quello che scrivevo. Da qui la mia carriera di pensatore e saggista: 1.200 saggi, 139.746 poesie, 630 romanzi e 42.800 racconti brevi. Ma non ce li ho madati piu' a lui i racconti senno' mi taglia la paghetta delle tre sigarette. E quindi resto un autore inedito. Inedito assai!
Un amico mi ha detto pero' che esiste internet, e poi c’e’ una rete, no ho capito dove o forse la stanno costruendo da poco, e che si puo' scrivere e diffondere il pensiero.
E allora eccomi, ad illuminare i vostri cupi orizzonti, dispensatore di umane saggezze.
A proposito, dimenticavo di presentarmi: mi chiamo Ciro. All'epoca mi chiamavano Ciro il Grande, per la mole fisica e, direttamente in proporzione, per la mole dei pensieri. Io, grandezza per grandezza ho sintetizzato con K2, ma per essere piu' originale mi faccio chiamare solo CIRO K. Oggi coi suoi pensieri, al servizio dell'umanità.
Tanto per cominciare vi do anche una mia foto recente, l’unica che possiedo. E qui, voglio iniziare a raccontarvi la mia vita e i miei pensieri. Ma tutto tutto tutto. Voglio che tutti i ciroccati del mondo possano trovare il loro guru, l’immagine riflessa, l’ideale storicizzato, la metamorfosi compiuta, l’identità perduta. CIROCCATI DI TUTTO IL MONDO, UNITEVI! IL VOSTRO CIRO K E’ LA GUIDA, e’ la strada, è l’arrivo e anche la partenza, la saggezza ed il fluttuare dei pensieri. Chiedete e vi sarà dato, ma capiamoci, non chiedete soldi!
Il Vostrissimo CiroK