martedì 27 marzo 2007

ECCCCCOMIIII!


In origine era solo il verbo, poi venne anche l'avverbio ed il proverbio, ed infine arrivo' anche il soggetto che era soggettivo assai.
Emigrato al nord per un lavoro certo, condizionato in questa scelta sicuramente dal mio mico Wallis:tutti i giorni alle tre del pomeriggio, estate e inverno, 365 giorni su 365 saliva da me con la scusa del caffe', ma poi apriva il suo notes e mi leggeva le novelle scritte la notte prima. Tutte tristi, tutte uguali e sfigate.
E lì ho capito la forza della parola scritta.
Avevamo una amica scrittrice in comune, molto brava e famosaformosa, oggi maestrina. A lei mi rivolgevo quando ero preso dal vomito, dopo aver ascoltato pazientemente i racconti di Wallis. Lei mi rincuorava, mi ripeteva sempre che non c'era da preoccuparsi: Wallis peggio di cosi non poteva scrivere ed io peggio di così non potevo stare. Era tenera, mi lasciava poggiare la testa in mezzo alle sue tette. Questo mi consolava poco a dire il vero, sebbene mi eccitava tanto, ma in quei vomiti e le successive telefonate, dove pretendeva di rileggermi il tutto con le correzioni del senno di poi, mi si accese una lampadina: andar via lontano da Wallis.
Fu così che me ne andai, con la scusa del lavoro. Da allora ho cominciato a vagare e pensare e piu' vagavo piu' pensavo fino a quando nel lontano (omissis) un editore ha scoperto le mie qualità di pensatore e mi ha messo sotto contratto. Tre sigarette al giorno ed una tazza di caffe' pagata al bar, purchè smettessi di scrivere ma soprattutto che smettessi di mandargli quello che scrivevo. Da qui la mia carriera di pensatore e saggista: 1.200 saggi, 139.746 poesie, 630 romanzi e 42.800 racconti brevi. Ma non ce li ho madati piu' a lui i racconti senno' mi taglia la paghetta delle tre sigarette. E quindi resto un autore inedito. Inedito assai!
Un amico mi ha detto pero' che esiste internet, e poi c’e’ una rete, no ho capito dove o forse la stanno costruendo da poco, e che si puo' scrivere e diffondere il pensiero.
E allora eccomi, ad illuminare i vostri cupi orizzonti, dispensatore di umane saggezze.
A proposito, dimenticavo di presentarmi: mi chiamo Ciro. All'epoca mi chiamavano Ciro il Grande, per la mole fisica e, direttamente in proporzione, per la mole dei pensieri. Io, grandezza per grandezza ho sintetizzato con K2, ma per essere piu' originale mi faccio chiamare solo CIRO K. Oggi coi suoi pensieri, al servizio dell'umanità.
Tanto per cominciare vi do anche una mia foto recente, l’unica che possiedo. E qui, voglio iniziare a raccontarvi la mia vita e i miei pensieri. Ma tutto tutto tutto. Voglio che tutti i ciroccati del mondo possano trovare il loro guru, l’immagine riflessa, l’ideale storicizzato, la metamorfosi compiuta, l’identità perduta. CIROCCATI DI TUTTO IL MONDO, UNITEVI! IL VOSTRO CIRO K E’ LA GUIDA, e’ la strada, è l’arrivo e anche la partenza, la saggezza ed il fluttuare dei pensieri. Chiedete e vi sarà dato, ma capiamoci, non chiedete soldi!
Il Vostrissimo CiroK

Nessun commento: